3 giorni a Praga: cosa vedere e dove mangiare tra le atmosfere gotiche della capitale ceca
16 marzo 2021
Pensieri sparsi su Praga: il caldo cocente d’agosto attenuato dalle nubi che rendono la città vagamente cupa e misteriosa, le cupole dei palazzi a punta, il gulasch di U Fleků, il mio primo assenzio, aperitivi lungo la Moldava, ammirare la città dall’alto della Torre dell'orologio.
Praga è una città ricca di storia e di cultura, tinteggiata da un’atmosfera gotica che non sembra immalinconirla e che attrae ogni anno turisti da ogni angolo del mondo. È una meta economica gettonatissima dalle gite d’istruzione studentesche, dove la birra costa meno dell’acqua e la vita notturna rende la città una meta giovane e dinamica.
Praga è relativamente piccola e a portata di mano. Attraversata dal fiume Moldava, si divide tra la Città Nuova e la Città Vecchia sul lato destro con il Ponte Carlo a fare da collegamento per portarci nella zona dove troviamo il complesso del castello e la collina di Petřín.
Cominciamo la giornata con una colazione in uno dei Café più rinomati della capitale, il Café Louvre, un locale in stile Belle Époque in attività dal 1902 dove potrete provare la tipica colazione salata ceca con formaggio, prosciutto e uova o, se la sera prima avete fatto baldoria, potrete tirarvi su con la colazione “Hangover” a base di goulash, salsiccia e cren, il tutto annaffiato da una lager.
Oltre a queste colazioni super abbondanti, troverete una vasta selezione di torte, una dall’aspetto più invitante dell’altra!
Dopo aver riempito la pancia, proseguiamo verso la Città Vecchia, il centro storico di Praga con la sua attrazione principale, la torre gotica del Municipio con il suo iconico orologio astronomico (Staroměstský Orloj). Salite sulla torre alta circa 70 metri per godervi una delle viste più belle della capitale.
Da qui proseguiamo e attraversiamo il celeberrimo Ponte Carlo (Karlův most), il ponte lungo oltre 500 metri che collega la città vecchia al castello. Il nome deriva dal sovrano Carlo IV, che lo fece edificare all’inizio del XV secolo.
Una delle caratteristiche più belle del Ponte Carlo è la fila di Statue di Santi che ne decorano i lati e che donano al ponte la sua aura gotica. Fotografarlo in tutta la sua suggestione senza incombere in una massa di turisti che scorazzano da un lato all’altro è impossibile. L’ideale sarebbe godersi le atmosfere dell’alba per ammirare il sorgere del sole da un punto privilegiato.
Una volta attraversato Karlův most arriviamo al complesso del Castello di Praga (Pražský hrad) che con i suoi 70.000 metri quadrati è il più grande castello a corpo unico del mondo ed è oggi la Residenza del Presidente della Repubblica Ceca.
La zona dei dintorni del castello prende il nome di Hradčany e raccoglie diversi edifici, quali il Monastero di San Giorgio, la Basilica di San Giorgio, la Pinacoteca del Castello, la Torre Daliborka e il Palazzo Reale.
Tra le diverse attrazioni all’interno del quartiere del castello consiglio senz’ombra di dubbio di dare precedenza alla bellissima e suggestiva Cattedrale di San Vito.
Una volta lasciata alle spalle la Cattedrale, ci dirigiamo verso il Vicolo d’oro (Zlatá ulička), una stradina famosissima caratterizzata da una fila di basse casine variopinte, un vicoletto dall’atmosfera fiabesca, le cui case furono costruite da Rodolfo II D’Asburgo nel XVI secolo per ospitare le Guardie Reali. Successivamente, queste case furono poi abitate da artigiani e orafi, da cui prende il nome la via. Al civico 22 di Zlatá ulička abitò per circa un anno (1916-1917) anche lo scrittore Franz Kafka. Per visitare la via è necessario pagare un biglietto (incluso nel biglietto cumulativo nel caso in cui si voglia visitare tutto il complesso del castello).
Ci dirigiamo a sud e, prima di riattraversare il ponte per tornare nella Città Vecchia, ci imbattiamo nel celeberrimo John Lennon Wall, un muro dove con gli anni si sono susseguiti street artist che ne hanno decorato la facciata come tributo al famoso artista. Con il tempo, questo muro è diventato sempre meno simbolo di pace e punto di riferimento per chi ricerca la libertà e la creatività, per essere un mero strumento di influencer e turisti che affollano la strada adiacente alla ricerca dello scatto perfetto per il proprio post sui social network.
Dopo una giornata così intensa, è il momento di godersi una pausa sulla riva della Moldava. Ho scoperto Pontón Strelak passeggiando per caso lungo la riva del fiume. Si tratta di un locale dallo stile hippie e l’atmosfera rilassata, dove è possibile bere una birra e mangiare qualcosina distesi comodamente su dei cuscini cullati dalla brezza provieniente dal fiume. Oltre che plastic-free (i bicchieri sono riutilizzabili previa cauzione) è tutto cash-free, per la consumazione si accetta solo carta!
Per cena è obbligatorio fare tappa da U Fleků, un birrificio e ristorante dall’atmosfera informale, decorato con lo stile di un tipico birrificio ceco. Locale affollatissimo, d’estate è possibile cenare all’aperto su delle panche che ricordano le nostre sagre di paese. I camerieri passano costantemente per riempire i boccali di birra che viene prodotta internamente. U Fleků è l’unico birrificio dell’Europa centrale in cui si produce birra ininterrottamente da più di 500 anni. Ma non solo birra, anche la cucina è quanto di più tipico si possa trovare a Praga. Qui ho assaggiato il gulasch con patate e pane, ma ci sarebbero stati molti altri piatti che avrei volentieri provato.
Giorno 2: pancake scomposti da Den Noc, il quartiere ebraico, Colloredo-Mansfeld Palace e Klementinum
Per colazione ci dirigiamo da Den Noc, locale minuscolo nei pressi del quartiere ebraico dove si possono mangiare dei pancake scomposti buonissimi, sia dolci che salati.
Ci troviamo nei pressi di Josefov, il quartiere ebraico di Praga, uno dei più antichi della capitale. All’interno di questo complesso troviamo infatti il Museo Ebraico, il vecchio cimitero ebraico e un labirinto di sinagoghe, tra cui la Sinagoga Vecchia-Nuova, una delle più antiche conservate in Europa, costruita alla fine del XIII secolo; la Sinagoga Maisel, la Sinagoga Klausen, la Sinagoga Pinkas, la Sinagoga di Gerusalemme, la Sinagoga Alta e la Sinagoga Spagnola. È possibile acquistare un biglietto cumulativo all’interno del Museo che consente la visita a tutte le Sinagoghe (a parte la la Sinagoga Vecchia-Nuova).
La sinagoga che sicuramente mi è rimasta impressa nella mente è la Sinagoga Pinkas. All’interno è difatti custodito un monumento alla memoria del popolo ebraico. Sulle pareti sono stati scritti i nomi di circa 80,000 ebrei cechi e moravi deceduti nei campi di sterminio nazisti. Un’infinita serie di nomi, lettere, parole che sono state persone, che sono stati padri, madri, figli, fratelli, che sono stati tragedia fatta storia. Fa parte del memoriale anche un’esposizione di disegni dei bambini di Terezín, il ghetto in cui vennero rinchiusi gli ebrei praghesi prima delle deportazioni nei campi di concentramento.
Lasciamo questo luogo con una pesantezza nell'animo e accanto alla Sinagoga Spagnola ci imbattiamo nella famosa statua in bronzo dedicata a Franz Kafka. L'immagine riproduce un cappotto gigante, vuoto, sulle cui spalle è seduto il celebre scrittore. Il cappotto starebbe a indicare il padre, con cui Kafka aveva da sempre un rapporto conflittuale, ben descritto nella sua “Lettera al padre”, un libro profondo e toccante in cui Kafka si mette a nudo in tutta la fragilità di un figlio alla ricerca di una figura paterna amorevole.
Le perle che Praga ci sa donare sono molteplici, proseguiamo il nostro itinerario e, nei pressi del Ponte Carlo, decidiamo di visitare il Colloredo Mansfeld Palace, un palazzo che da fuori non desta attenzione, ma che, ad un prezzo irrisorio, ci dà la possibilità di entrare in un luogo dal fascino barocco e vagamente decadente, un luogo che sembra riportarci tra le stanze di un palazzo antico e romantico, dove l’unica cosa che manca è una musica di violino malinconica che ci farà sentire in una Praga senza turisti, in un luogo autentico, fuori dal tempo e dallo spazio.
Poco distante da Colloredo Mansfeld Palace, abbiamo la possibilità di visitare il Klementinum, un complesso visitabile solo tramite visita guidata, che comprende una bellissima biblioteca barocca, definita una delle biblioteche più belle del mondo. Oltre alla Biblioteca avrete modo di salire sulla Torre Astronomica alta 68 metri, dalla quale vengono effettuate misurazioni meteorologiche sin dal 1775 e il Salone del Meridiano, dove si trovano apparecchiature astronomiche.
Per cena ci rechiamo in U Tří růží (Alle tre rose), un locale dall'atmosfera calda e informale che sorge sulla sede di un birrificio del XV secolo. Il locale offre autentica birra ceca abbinata a famose prelibatezze tradizionali.
Giorno 3: colazione Café Savoy, scarpinata sulla collina di Petřín e ultimo sguardo alla città
Dedichiamo l’ultima giornata a Praga per raggiungere la cima della collina di Petřín. Prima però di percorrere il sentiero che ci porterà sulla cima di questa collina alta 327 m, ci prepariamo con una colazione in uno dei bar più celebri della capitale: il Café Savoy, un bellissimo locale in stile Art Nouveau dove lasciarsi tentare da una delle meravigliose torte in esposizione.
La cima della collina è raggiungibile tramite funicolare, ma noi decidiamo di fare una passeggiata, la salita è un po’ faticosa per via del caldo di agosto, ma non è un’impresa titanica. Una volta arrivati sulla sommità, potrete salire ancora più in alto comprando un biglietto per salire sulla Torre di osservazione Petřín, una copia della Torre Eiffel in scala 1:25 costruita in occasione dell’Esposizione Giubilare del 1891.
Lungo il sentiero che porta alla cima, vedrete delle sculture in bronzo dall’aspetto inquietante. Si tratta del Memoriale delle vittime del Comunismo, le statue rappresentano corpi umani in stadi diversi di disintegrazione per simboleggiare il devastante impatto sociale dell’era comunista in Repubblica Ceca.
Tornando verso la Città Nuova, sulla sponda della Moldava sorge la celeberrima Casa Danzante (Tančící dům), progettata dall’architetto ceco-croato Vlado Milunic in collaborazione con il collega canadese Frank Gehry tra il 1994 e il 1996 e oggi Sede degli Uffici Nazionali Olandesi. Si tratta di una struttura alquanto bizzarra, che sembra essere in eterno movimento, come volesse sfuggire da qualsiasi definizione, chiamata "Casa Danzante" perché ricorderebbe due ballerini catturati nell'atto della danza.
A poca distanza troviamo un altro monumento simbolo della città: Franz Kafka's Head, una testa gigante d’acciaio di circa 11 metri, opera di David Černý, 42 strati d’acciaio sovrapposti, che ruotano continuamente, andando a formare il volto dello scrittore. Uno spettacolo cinetico che vi terrà incollati per più di qualche minuto.
Per terminare la giornata all'insegna della leggerezza, consiglio una visita al Sex Machines Museum, l’unico museo al mondo dedicato alle macchine del sesso, sviluppato su 3 piani in un edificio storico del centro di Praga. All'interno troverete un cinema dedicato a proiezioni di film erotici in bianco e nero dei primi del novecento, più di 350 oggetti tra macchine per il piacere, falli artificiali e altri oggetti la cui inventiva supera ogni immaginazione.
Abbiamo esaurito il nostro tempo in questa città così ricca di cultura e bellezza, di esperienze da fare e piatti da provare. Praga è una di quelle città da visitare una volta nella vita. Non solo per le bellezze architettonice, per la cultura, il cibo, la vita notturna, non solo per la celebrità di cui gode, ma per respirare un'aria che non si respira in nessun'altra città. Ogni posto è unico e Praga merita la sua fama, la nostra attenzione e i nostri occhi innamorati, almeno per qualche giorno.
Uvidíme se brzy, Praha, a presto!
SMM and Content Creator, part-time mermaid, hopeless writer
Lover of whales, anatomical hearts and Sylvia Plath
Based in Italy
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