Cosa vedere a Budapest: un weekend tra terme, paprika, gulasch, vita notturna e atmosfere fiabesche

Cosa vedere a Budapest: un weekend tra terme, paprika, gulasch, vita notturna e atmosfere fiabesche

5 gennaio 2021

Pensieri sparsi su Budapest: camminare di mattina presto lungo il Danubio quando l'aria è ancora fresca e la città dorme, immergersi nelle terme bollenti nonostante il calore del giorno, godersi il tramonto dal Bastione dei Pescatori, il Parlamento illuminato di sera, la vita che si respira nelle strade di notte.

Budapest è una città giovane e dinamica. Nasce ufficialmente nel 1873 dall'unione della città di Buda ubicata a ovest, con la città di Pest situata sulla riva opposta del Danubio, il fiume che taglia in due la città.
Budapest è una città cosmopolita che vede nella sua vita la domininazione romana, turca e l'occupazione dell'Impero Austro-Ungarico. Oggi è una città che vede arrivare turisti da ogni angolo del globo.

I quartieri più conosciuti e centrali della città sono sicuramente Belváros, il vero e proprio centro di Pest, dallo stile barocco che si estende lungo il fiume dal lato opposto della collina dove si trova il Castello. Erzsébetváros, il quartiere ebraico con la Sinagoga e Tabán Vár, la zona del castello. Il centro città è relativamente piccolo e si può percorrere tranquillamente a piedi.

Durante l'estate e, più precisamente nel mese di agosto, la città si anima grazie al Sziget Festival, un festival musicale famosissimo a livello internazionale che si tiene sulla Óbudai-sziget, un'isola collocata in mezzo al Danubio. Orde di giovani si fiondano su quest'isola ogni giorno per ascoltare i propri idoli, soggiornando in città o accampandosi nei campeggi riservati.

Giorno 1: colazione al Café Gerbeaud, passeggiata nel centro città, terme Gellért e cena da Fricksa

Il primo giorno rimaniamo a Pest, la parte ad est del Danubio e facciamo colazione presso il Café Gerbeaud, un’elegante caffetteria in affari dal 1958 situata in pieno centro dall’atmosfera raffinata e i dolci deliziosi. 

Poco distante ci imbattiamo nella Basilica di Santo Stefano, la basilica più grande di Budapest, da cui è possibile salire sulla Torre Panoramica per ammirare la città dai suoi 65 metri d’altezza.
Possiamo decidere di proseguire verso il Parlamento o visitare il Quartiere ebraico con la sua sinagoga. Avendo 3 giorni a disposizione, ho deciso di vivere la città con calma e ho deciso di tornare verso l’ostello, camminando lungo Váci u, la strada dei negozi più tipica e frequentata della città.
Qui ci imbattiamo in Philanthia, un negozio in stile Art Nouveau davvero particolare che vende articoli da regalo sfarzosi e addobbi natalizi che vi cattureranno lo sguardo.
L’estate a Budapest è calda, anzi, caldissima. Ci dirigiamo a sud verso il Mercato Centrale per trovare un po’ di refrigerio all’ombra. Avrete modo di fare uno spuntino a base di gulasch o di qualche altra prelibatezza locale in uno dei molteplici chioschi. Io ne ho approfittato per acquistare la famosissima paprika ungherese.

Gulasch
Gulasch

Nonostante il caldo atroce, non si può passare del tempo a Budapest senza provare almeno una volta una delle famosissime terme della capitale. Budapest vanta centinaia di sorgenti termali sparse per la città. Tra le più famose sicuramente ci sono le terme Gellért, le terme Széchenyi con le vasche all’aperto, ma anche le terme Rudas, meno famose ma suggestive.

Terme Gellért
Terme Gellért

Nonostante i miei viaggi siano prevalentemente low cost, non posso rinunciare ad almeno una cena gourmet. Per la prima serata in città ho scelto Fricksa, un locale in pieno centro consigliato dalla guida Michelin. La filosofia del ristorante è quella di far rivivere la cucina borghese dell'inizio del XX secolo, presentando una cucina unica, con note dei sapori italiani e francesi uniti alla nouvelle cuisine ungherese. Il cibo proviene direttamente dal mercato, proprio per questo il menu cambia ogni giorno, abbinato ai vini delle piccole cantine ungheresi. 

Giorno 2: Parlamento, Quartiere Ebraico, Bastione dei Pescatori e vita notturna 

Partiamo la mattina presto per dirigerci verso il Palazzo del Parlamento, un edificio magnifico dallo stile neogotico ricco di guglie e torrette sede dell’Assemblea nazionale ungherese. 
Per raggiungerlo, rimaniamo sul lato di Pest e passeggiamo lungo il fiume, lasciandoci il Ponte delle Catene alle spalle. A pochi passi dal ponte troviamo “Le Scarpe sulla Riva del Danubio”: sessanta paia di scarpe in bronzo a rappresentare la triste fine degli ebrei ungheresi a cavallo tra il 1944 e il 1945. Un monumento alla memoria toccante proprio grazie alla sua semplicità.

Il Parlamento prevede una visita guidata di 45 minuti che vi conviene prenotare in anticipo per trovare un posto.

Palazzo del Parlamento
Palazzo del Parlamento
Palazzo del Parlamento
Palazzo del Parlamento

È il momento di visitare il Quartiere Ebraico. Entrate nella Grande Sinagoga, la più grande sinagoga d’Europa e fermatevi per un pranzo da Mazel Tov, un locale che mi è stato consigliato proprio da una ragazza israeliana conosciuta in ostello. Io non ho avuto la fortuna di trovare posto, quindi vi consiglio di prenotare con qualche giorno d’anticipo.

Grande Sinagoga
Grande Sinagoga
Interno della Grande Sinagoga
Interno della Grande Sinagoga

Nel pomeriggio andiamo alla scoperta dell’altro lato della città: Buda.
Attraversiamo il Ponte delle Catene (Széchenyi Lánchíd) e saliamo a bordo della caratteristica funicolare Budavári Sikló. Al termine della corsa ci troviamo davanti l'imponente Castello di Buda. All’interno del Palazzo Reale, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, troverete la Galleria Nazionale Ungherese, il Museo Storico di Budapest e la Biblioteca Nazionale Széchenyi.

La terrazza regala una vista spettacolare della città. Personalmente non ho visitato il castello, ma ho proseguito verso Piazza Szentháromság tér dove troviamo la Chiesa di Mattia Corvino e il Bastione dei Pescatori, un luogo fatato che vi farà sbarrare gli occhi dalla meraviglia e vi farà scattare una quantità imbarazzante di foto. Godetevi il tramonto da questo punto privilegiato dal quale è possibile vedere il Parlamento e tutta Pest.

Scendiamo a piedi per farci salire l'appetito. Per cena optiamo per un piatto di pesce da The big fish, un bistrot accogliente e informale. Avrete modo di scegliere dal loro ampio bancone di pesce fresco e cenare all'aperto godendovi l'aria fresca della sera, il momento migliore per vivere la città.

Non è pensabile visitare Budapest senza fare una tappa nei famosissimi ruins bar, questi bar costruiti sulle ceneri di edifici distrutti ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Il più famoso, non c’è bisogno di dirlo, è Szimpla Kert, in via Kazinczy utca, il primo ad inaugurare i bar tra le rovine, meta dei giovani turisti che vogliono rubare uno scatto instagrammabile. Di sera il posto è gremito di persone, per questo ho personalmente preferito bermi una birra in tranquillità durante il giorno, per evitare la ressa e godermi l’atmosfera cordiale e suggestiva del luogo.

Se anche voi non amate i luoghi troppo affollati, recatevi a Godzsu Udvar, una via di bar e ristoranti dove potrete passare una serata piacevole in un clima conviviale. 

Szimpla Kert
Szimpla Kert

Giorno 3: colazione da Bálna Terasz, la biblioteca Ervin Szabó e partenza

Il giorno della partenza facciamo colazione lungo il fiume presso Bálna Terasz per poi visitare l’ultimo luogo sulla nostra lista: la Metropolitan Ervin Szabó Library, ospitata all’interno di un palazzo neobarocco dall’atmosfera romantica e rilassata. Se avete tempo sedetevi su una delle poltroncine in una delle salette di lettura per godervi qualche minuto (o qualche ora) di totale rilassamento in un luogo che sembra uscito da un romanzo ottocentesco.

Biblioteca Ervin Szabó
Biblioteca Ervin Szabó

È il momento di ripartire, e non posso che desiderare di tornare a Budapest, questa volta magari d’inverno. Dev’essere bellissimo godersi le terme con il freddo e l’atmosfera invernale, salire a piedi sulla Cittadella senza il terrore di un colpo di calore, visitare i mercatini di Natale e fare una scorpacciata di gulasch bollente.

Hamarosan találkozunk, Budapest, a presto!


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Elisabetta Marini

SMM and Content Creator, part-time mermaid, hopeless writer
Lover of whales, anatomical hearts and Sylvia Plath
Based in Italy

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