Cosa vedere a Vicenza in un giorno: itinerario a piedi della città del Palladio

Cosa vedere a Vicenza in un giorno: itinerario a piedi della città del Palladio

10 aprile 2022

Conosciuta come la “città del Palladio”, ma anche del baccalà con polenta e dei vicentini magnagati, Vicenza è una città a misura d’uomo, una piccola perla incastonata nel mezzo del Veneto che conta meno di 120.000 abitanti. Situata ai piedi dei Colli Berici, questa cittadina è perlopiù conosciuta grazie alle opere di Andrea Palladio, il famoso architetto padovano che costruì nel XVI secolo diversi monumenti architettonici tra cui le celeberrime Ville che, insieme alla città nel suo insieme, sono Patrimonio Mondiale UNESCO dal 1994.

Vicenza è anche la mia casa, la città in cui sono nata e in cui ho vissuto la maggior parte della mia vita (e in cui vivo tutt’ora). L’ho vissuta non come turista, ma come cittadina, imparando i nomi delle strade durante gli anni del liceo, le interminabili “vasche” su e giù per il corso principale durante gli oziosi sabati pomeriggio, sorseggiando la famosa cioccolata del bar La Triestina, gli spunciotti de Il Grottino, ammirando la vista dalla Basilica quando è stata finalmente riaperta e il panorama di Monte Berico nelle calde serate estive.

Il centro di Vicenza è visitabile in giornata, molti dei musei e delle attrazioni elencate nelle guide della città le ho viste da bambina durante le gite scolastiche. Quello di cui vorrei parlare in questo articolo sono i posti che amo, quelli in cui non mi stanco mai di andare, che rendono, a mio parere, Vicenza una città in cui vale la pena fermarsi, anche per un weekend. Una città da ammirare, ma anche da gustare.

Scorcio da Ponte San Paolo
Scorcio da Ponte San Paolo

Quindi, cosa fare e cosa vedere a Vicenza in una giornata? Venite con me!

Possiamo partire dalla stazione centrale oppure dal lato opposto della città, Ponte degli Angeli, a voi la scelta. Se venite in treno l’itinerario partirà da Viale Roma per poi scendere lungo Corso Palladio.
Se invece, scegliete di raggiungere la città in macchina, oltre ai diversi parcheggi a strisce blu a pagamento (esclusi i festivi, ovviamente) sparsi per la città, il parcheggio più grande e comodo che mi sento di consigliare è Park Fogazzaro, a pochi metri dall’omonimo corso che si ricongiunge alla via pedonale principale della città.

Cominciamo quindi dalla zona sud del centro città.

Teatro Olimpico

Il Teatro Olimpico è il primo e più antico teatro stabile coperto dell’epoca moderna, tuttora sede di rappresentazioni e concerti. La realizzazione venne commissionata ad Andrea Palladio dall'Accademia Olimpica per la messa in scena di commedie classiche nel 1580. Ciò che contraddistingue e che rende incredibile questo teatro è la scena a “prospettive”: le scene lignee, infatti sono di grande effetto per il loro illusionismo prospettico e la cura del dettaglio.

Palladio non vide mai la realizzazione di questa sua ultima opera a causa della prematura morte, ma a coronamento dell’ingegno dell’architetto nel 1994 venne inclusa nella lista dei Patrimoni dell’Umanità insieme alle ville.

A poca distanza, troviamo un’altra opera del Palladio: Palazzo Chiericati, oggi sede del Museo Civico. Avendo tempo a disposizione, per gli appassionati di storia e di arte, può essere una visita interessante. Io preferisco godermi la città fuori dai musei, tra negozi di artigianato, gastronomie, locali e passeggiate. Quindi, proseguiamo!

A pochi passi (ebbene sì, Vicenza è piccolina, quindi è tutto “a pochi passi”), troviamo Palazzo Leoni Montanari che, insieme a Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli e ai palazzi di Piazza della Scala a Milano, costituiscono il complesso delle Gallerie d’Italia.

Teatro Olimpico a Vicenza
Teatro Olimpico a Vicenza

Palazzo Leoni Montanari

In questo splendido edificio barocco sono ospitate la raccolta di ceramiche attiche e magnogreche, l’arte veneta del Settecento e la collezione di icone russe, ritenuta dagli studiosi una delle più importanti in Occidente. Oltre a queste opere che qui hanno casa, il Palazzo ospita mostre d’arte temporanee di un certo spessore. Ricordo nel 2019 la mostra di Malika Favre, illustratrice e graphic designer, le cui opere sono state fiore all’occhiello di Illustri, festival biennale dedicato all’illustrazione organizzato dall’associazione Illustri con il Comune di Vicenza e Intesa Sanpaolo. Le opere di Malika Favre sono state esposte all’interno del Palazzo Leoni Montanari, mentre le altre opere sono state esposte all’interno della Basilica Palladiana in Piazza dei Signori.

Mostra dedicata a Malika Favre a Palazzo Leoni Montanari
Mostra dedicata a Malika Favre a Palazzo Leoni Montanari

Altra chicca di Palazzo Leoni Montanari è la La caduta degli angeli ribelli dello scultore padovano Agostino Fasolato: una statua in marmo di circa 2 metri che rappresenta, attraverso sessanta figure scolpite in un unico blocco di marmo di Carrara, il combattimento tra l’esercito del bene e quello del male, comandati rispettivamente dall’Arcangelo Michele e da Satana, così come raccontato nell’Apocalisse di Giovanni.

La scultura, oltre ad essere bellissima nella sua eleganza e suggestione, è uno dei motivi per cui non dovreste farvi sfuggire una visita a questo Palazzo dalle molte meraviglie.

La caduta degli angeli ribelli di Agostino Fasolato a Palazzo Leoni Montanari
La caduta degli angeli ribelli di Agostino Fasolato a Palazzo Leoni Montanari
Palazzo Leoni Montanari a Vicenza
Palazzo Leoni Montanari a Vicenza

Basilica Palladiana

«Non è possibile descrivere l'impressione che fa la Basilica di Palladio...»

(Johann Wolfgang von Goethe, da Viaggio in Italia)

Raggiungiamo il clou della nostra visita. Ci troviamo nel cuore di Vicenza, in Piazza dei Signori, su cui si affaccia la bellissima e imponente Basilica Palladiana. Un tempo sede delle magistrature pubbliche di Vicenza, oggi la Basilica che prende il nome dal suo creatore Andrea Palladio, ospita mostre d'architettura e d’arte indipendenti. La maggior parte del tempo non è visitabile, ma è possibile salire all’ultimo piano dove è presente La Terrazza della Basilica, un bar con una piccola ristorazione. L’esclusività della location ben si nota dal listino, ma non è obbligatorio sedersi per godersi la vista e passeggiare lungo il perimetro con una vista privilegiata sui tetti della città. Per salire è necessario pagare l’ingresso, 1 euro per i residenti, 2 euro per i non residenti.

Dal 1994 la Basilica è, con le altre architetture di Palladio a Vicenza, nella lista dei patrimoni dell'umanità dell’UNESCO.

Basilica Palladiana
Basilica Palladiana
Mostra Illustri all'interno della Basilica Palladiana, 2019
Mostra Illustri all'interno della Basilica Palladiana, 2019

Aperitivo a Il Grottino

Che sia per fare una pausa tra una visita e l’altra o per preparare lo stomaco in vista del pranzo, se il Veneto viene identificato come la patria dello spritz, c’è una ragione. Questo aperitivo alcolico che si dice sia nato tra Venezia e Padova, è un’istituzione nella città e i bar che lo propongono (all’allettante prezzo di 3-4 euro, non a 8 euro come nel resto della penisola, ovviamente) sono molti, ma tra tutti consiglio Il Grottino, il bar di Vicenza per antonomasia. Frequentatissimo, ubicato nella splendida Piazza delle Erbe alle spalle della Basilica, offre, oltre ai classici drink, degli ottimi “spunciotti”, o “cicchetti”, tartine condite con i più svariati ingredienti, tipiche dei bacari veneziani.

Dopo aver preparato lo stomaco per un pranzo luculiano a base di piatti tipici, non ci resta che recarci a Il Bistrot del Baccalà.

Pranzo a Il Ceppo Sotobotèga | Il Bistrot del Baccalà

Come ho scritto all’inizio dell’articolo, il baccalà alla vicentina è forse il piatto più emblematico della città. Introdotto durante il XV secolo dai navigatori veneziani di ritorno dalla Norvegia, si tratta di stoccafisso (merluzzo essiccato) pestato e messo a bagno per 3 giorni, infarinato e cotto a fuoco lento con cipolla, latte e olio, per essere poi servito con polenta gialla.

Oltre alla modalità “alla vicentina”, il baccalà può essere gustato bollito, fritto o mantecato. 

Se siete amanti delle sagre paesane, durante il mese di settembre a Sandrigo, località a nord di Vicenza, si celebra una vera e propria festa dedicata al baccalà.

Troverete questo piatto in ogni osteria tipica della città, ma il miglior baccalà di Vicenza l’ho assaggiato da Il Bistrot del Baccalà, un locale in pieno centro sede di una rinomata Gastronomia. Il bancone ricco di piatti da acquistare da asporto è solo l’inizio, per pranzo è possibile nelle giornate calde sedersi ai tavoli appostati fuori dal negozio per gustare uno dei piatti della cucina veneta proposti: consiglio senza dubbio il baccalà e i bigoi co’ l’arna, ovvero spaghetti grossi di pasta fresca conditi con ragù di anitra.

Nelle giornate più fredde, potrete accomodarvi al piano inferiore, dove si trova una bellissima sala da pranzo dall’aspetto rustico con le pareti tappezzate di vini.

Potrete poi portarvi a casa del baccalà o altri piatti tipici venduti direttamente dalla Gastronomia.

I locali dove fermarsi per un aperitivo o per un pranzo leggero non mancano e ne ho parlato qui: Dove mangiare a Vicenza, tra aperitivi, osterie tipiche e locali etnici

Abbiamo terminato i miei personali must-see della città (tranne uno che riserviamo per il tramonto), quindi non ci resta che scegliere se fare un giro per i negozi, visitare qualche museo oppure godersi una passeggiata nel verde, ad esempio a Parco Querini o ai Giardini Salvi.

Sotto la Basilica, ad esempio, troviamo il Museo del Gioiello, primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello. Vicenza, insieme ad Arezzo e Valenza Po, è uno dei poli italiani dell’oreficeria che vide il suo boom negli anni ’60 e ne porta tutt’ora il segno, basti pensare a Vicenzaoro, una delle fiere più importanti del settore a livello internazionale, alle numerose oreficerie, aziende e brand che producono e vendono gioielli, metalli, consumabili o simili del settore.

Non poteva non esserci un museo dedicato ad Andrea Palladio, il Palladio Museum.

Altri musei in centro città sono il Museo Naturalistico e Archeologico di Santa Corona e il Museo Diocesano di Vicenza.

Ma se siete poco inclini a chiudervi tra le quattro mura di un museo (persino al Louvre io sono durata poche ore), vi consiglio di esplorare le vie del centro, per esempio Corso Fogazzaro, una laterale di Corso Palladio, Piazza del Duomo e Piazza Castello, passare per la Libreria Galla, in attività dl 1880 e con una fornitura di libri invidiabile, per poi godervi lo scorcio di Ponte San Paolo dietro Piazza delle Erbe.

Si sarà fatta sera o quasi, ormai, ed è il momento di prendere la macchina o, per i più energici e sportivi, mettersi le gambe in spalla e avviarsi verso il Santuario della Madonna di Monte Berico. 

Aperitivo in centro a Vicenza
Aperitivo in centro a Vicenza
Aperitivo in centro a Vicenza
Aperitivo in centro a Vicenza

Monte Berico al tramonto

L’arco delle scalette di Monte Berico è un vero e proprio simbolo della città, questo un tempo segnava l'inizio del percorso di salita per i pellegrini che si recavano al Santuario della Madonna di Monte Berico realizzato nel ‘400: 192 gradini suddivisi in rampe, unico punto di accesso dalla città al santuario prima della realizzazione, a metà ‘700, dei portici.

La salita è possibile anche in auto, davanti al santuario troverete un ampio parcheggio e una vista che spazia lungo tutta la città, vera meraviglia di questo luogo.

Anche l’interno della chiesa è notevole, sarà che lo collego alle tante messe cui ho assistito con la mia famiglia prima di recarci a pranzo in qualche trattoria sui colli in occasione di un compleanno o un anniversario.

Si è fatta sera e, dopo aver ammirato il panorama della città col calare del sole, comincerà a farsi sentire un certo languorino. Abbiamo due alternative: tornare in città e cenare con vista sulla Basilica o in uno dei tanti ristoranti del centro, oppure spostarsi pochi chilometri fuori città.

Nel primo caso, alcuni dei ristoranti che consiglio sono:

  • Al Pestello per piatti tradizionali in un ristorante storico
  • Angolo Palladio per una cena a pochi metri dalla Basilica a base di pizza o piatti tradizionali
  • Antico Guelfo per una cena a base di carne portentosa
  • Veneto’s per piatti tipici in un’atmosfera informale e rilassata
  • Bamburger per degli hamburger fenomenali

Per chi preferisce spostarsi fuori dal centro, proporrei due ottime alternative: la pizza napoletana di Acqua e Farina o una cena gourmet al ristorante Da Biasio.

Cena al Ristorante Da Biasio

Situato a pochi chilometri dal centro di Vicenza, lungo una strada in collina, Da Biasio offre piatto tipici del territorio curati in ogni dettaglio, una degustazione di pesce da leccarsi i baffi e un’atmosfera elegante, ma rilassata, perfetta per una cena romantica o un’occasione conviviale. Una stupenda terrazza ci regala una vista mozzafiato su Vicenza, sia d’estate che d’inverno.

Sebbene la proposta di degustazione di piatti tradizionali sia assai invitante (troviamo sopressa e polenta, pasta e fagioli, bigoli con ragù d’anatra, trippe, baccalà, pinza come dessert), noi abbiamo scelto la proposta di degustazione di pesce e, sarò sincera, le linguine di Gragnano con astice fresco, ciliegini e basilico (leggermente piccanti) me le sogno ancora di notte. Non per nulla, questo ristorante è nominato all'interno della Guida Michelin tra i ristoranti consigliati di Vicenza, insieme Al Pestello, Remo Villa Cariolato e lo stellato Matteo Grandi.

Ristorante Da Biasio
Ristorante Da Biasio
Linguine di Gragnano con astice fresco, ciliegini e basilico (leggermente piccanti)
Linguine di Gragnano con astice fresco, ciliegini e basilico (leggermente piccanti)

Dove dormire a Vicenza? 

Se avete deciso di trascorrere una notte a Vicenza, gli hotel a disposizione sono diversi, dall’Hotel Campo Marzio, comodo alla stazione dei treni, all’Hotel Palladio, comodissimo al centro, al Glam Boutique Hotel per un soggiorno più “luxury”. Ma le alternative non mancano!

E dopo aver trascorso la notte in città, è tempo di visitare le Ville del Palladio, spostarsi verso Bassano del Grappa o Padova oppure andare al mare, a Caorle o Chioggia e Sottomarina o, perché no, Venezia che dista un’ora in treno. Ma questa, è un’altra storia!

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Elisabetta Marini

SMM and Content Creator, part-time mermaid, hopeless writer
Lover of whales, anatomical hearts and Sylvia Plath
Based in Italy

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