Il mio itinerario di una settimana in Lituania, da Vilnius alla Penisola Curlandese

14 settembre 2022

In questo articolo racconto dei miei 15 giorni sul Baltico: due settimane trascorse tra le capitali e alcuni paesi dell’entroterra.

Di queste due settimane, una è stata dedicata alla Lituania e il perché è presto detto: mi sono perdutamente innamorata delle descrizioni della Penisola Curlandese, preferendo dedicarle almeno un paio di giorni e finendo per rinunciare ad una visita approfondita della Lettonia e dell’Estonia al di fuori di Riga e Tallinn. Ma questa è un’altra storia e siamo qui per parlare della Lituania, in particolare del mio itinerario in questa terra che mi ha meravigliata e fatta innamorare.

Ma prima una precisazione: sono sufficienti 7 giorni per visitare la Lituania? Beh… no, a mio parere ne servirebbero almeno 10, soprattutto se si viaggia con i mezzi e si ha meno autonomia di movimento. Io avevo a disposizione 19 giorni per coprire i Paesi Baltici e Helsinki (da cui partiva il mio volo di ritorno) e quindi ho organizzato il viaggio privilegiando quello che mi interessava maggiormente.

Quindi, cominciamo!

Cosa vedere in Lituania in una settimana?

Giorno 1 e 2: Vilnius e il Castello di Trakai

Di cosa vedere e dove mangiare a Vilnius ho parlato in maniera dettagliata nell’articolo Cosa vedere e dove mangiare a Vilnius, la capitale barocca della Lituania.

In generale consiglierei di trascorrere almeno due giorni a Vilnius, uno per visitare la città e il secondo giorno per fare una gita al Castello di Trakai a una mezz’ora dalla capitale.

Via Literatų, Vilnius
Via Literatų, Vilnius
Castello di Trakai
Castello di Trakai

Giorno 3: Kaunas

A meno di un’ora di macchina da Vilnius, e molto ben collegata da treni e autobus alla capitale, Kaunas è la meta perfetta per la seconda tappa di un viaggio in Lituania o una valida gita in giornata da Vilnius.

Kaunas è la seconda città più grande del Paese, centro industriale e città universitaria. L’ideale sarebbe dedicarle almeno un’intera giornata, io purtroppo mi sono fermata solo una notte e ho potuto trascorrervi solo qualche ora.
È ancora più interessate visitare questa città in quanto è stata nominata Capitale Europea della Cultura 2022 insieme a Esch-sur-Alzette, in Lussemburgo, e a Novi Sad, in Serbia, il che ha portato alla creazione di eventi culturali e alla riqualificazione di alcune zone della città.

Kaunas si divide tra la Città Vecchia e la Città Nuova, la cui distanza è percorribile a piedi in 20 minuti. Io ho alloggiato presso l’ostello Monk’s Bunk nella Città Nuova a poca distanza dalla bellissima Chiesa di San Michele Arcangelo, da cui parte uno splendido viale alberato che porta alla Città Vecchia.

(L’ostello lo consiglio caldamente, da fuori potrebbe apparire come un covo di malviventi, ma dentro è bellissimo, pulito e accogliente).

Avendo solo poche ore a disposizione, non ho visitato chiese o musei, preferendo respirare l’aria della città passeggiando per le strade e andando a caccia di street art. Kaunas, infatti, è ricchissima di graffiti, e non sarà difficile scorgerne negli angoli più insospettati. Tra i più famosi, cercate su Google Maps The Wise Old Man, Contemporary Ladies e la Kiemo Galerija. Quest'ultima è una vera e propria galleria all’aria aperta, nascosta in un cortile interno. Le case sono tutte abitate da gente del posto e i murales sono stati ideati da un artista che si era trasferito nel quartiere e voleva dare nuova linfa a vecchi muri e riallacciare relazioni di vicinato attraverso l’arte e i suoi colori. Imperdibile!

Kiemo Galerija a Kaunas
Kiemo Galerija a Kaunas
Kiemo Galerija a Kaunas
Kiemo Galerija a Kaunas
Kiemo Galerija a Kaunas
Kiemo Galerija a Kaunas
The Wise Old Man, Kaunas
The Wise Old Man, Kaunas

Dove mangiare a Kaunas?

Bernelių Užeiga è un ristorante tradizionale con due sedi (Vilnius e Kaunas) dove ho mangiato gli švilpikai keptuvėje: gnocchi di patate bolliti e poi cotti al forno con vari ingredienti (dal pollo ai funghi alle verdure).

Consiglio anche Vingiu Dubingiu Aludė per bere una birra in un posto carinissimo.

Un altro posto dove cenare potrebbe essere Chačapuri, una catena di ristoranti georgiani che si trovano a Vilnius, Kaunas e forse anche in altre città della Lituania, che non ho personalmente provato, ma che mi ispiravano molto.

Giorno 4 e 5: Nida, Penisola Curlandese

Da Kaunas ho preso il collegamento giornaliero che in 4 ore porta a Nida, capoluogo del comune di Neringa, ovvero della penisola dei Curoni (o dei Curi) o penisola curlandese, la sottile striscia di terra che si stende per 98 km e separa la laguna dei Curi dal Mar Baltico.

Il nome penisola curlandese deriva dal periodo in cui la penisola era abitata principalmente da Curi (o Curoni), un popolo proveniente dalla Curlandia (una regione dell'attuale Lettonia), e ormai scomparsa per assimilazione.

Nida, oltre ad esserne il capoluogo, è la città più importante della penisola in quanto popolare destinazione turistica frequentata soprattutto da turisti lituani e tedeschi. Si trova nell’estremo sud della penisola a pochissima distanza dall’oblast' di Kaliningrad, appartenente alla Russia.

Nida è facilmente raggiungibile sia da Vilnius che da Kaunas (il bus parte da Vilnius e si ferma a Kaunas e Klaipėda) e il viaggio impiega circa 5 ore in totale. Per entrare all’interno della Penisola che è Parco Nazionale dal 1991 è necessario pagare una tassa d’ingresso a veicolo (questo non vale per gli autobus).

Nida, Neringa
Nida, Neringa
Nida, Neringa
Nida, Neringa

Nida è una cittadina di mare piccolissima, ma molto accogliente la cui grande attrattiva, oltre al mare, sono le Dune di Parnidis, delle lingue di sabbia dal colore chiarissimo, quasi bianco, che si estendono per chilometri e che offrono un panorama incredibile agli occhi.

Per raggiungere le Dune è sufficiente seguire un sentiero che si snoda tra le pinete e salire i 180 scalini che portano alla sommità. Non resta poi che togliersi le scarpe e affondare i piedi nella sabbia candida e soffice, passeggiare fino a raggiungere le rive del Baltico o assopirsi sotto i pochi alberi che interrompono la sconfinata distesa di queste candide lingue di sabbia.

Leggenda narra che le Dune si siano formato grazie a una gigantessa marina, Neringa, la quale avrebbe trasportato la sabbia per formare un porto per i pescatori locali. La realtà è un po’ diversa e si tratta delle onde e i venti del Mar Baltico che tra 5000 e 6000 anni fa accumularono questi banchi di sabbia vicino alla costa, creando questo paesaggio naturale strabiliante.

Purtroppo queste dune sono tanto belle quanto fragili, infatti ogni anno la sabbia continua a slittare di almeno 1 metro e la penisola rischia di scivolare irrimediabilmente nel Mar Baltico.

Passeggiando lungo il sentiero, noterete forse la scultura di un uomo che sembra avanzare combattendo contro un forte vento: si tratta di Jean Paul Sartre che nel 1965 visitò, insieme alla moglie Simone De Beauvoir, le dune e venne così ritratto.

Sentiero che porta alle Dune di Parnidis
Sentiero che porta alle Dune di Parnidis
Dune di Parnidis
Dune di Parnidis

A Nida, oltre alle dune e alle spiagge, troverete anche il Museo Commemorativo Thomas Mann, allestito all’interno della villa in cui lo scrittore visse dal 1930 al 1932, il Museo di Storia di Neringa e la Galleria dell’Ambra. Sarò sincera, non li ho visitati personalmente. L’unico museo in cui sono stata e che ho molto apprezzato è stato il Museo Etnografico del Pescatore, ovvero la vera casa di un pescatore del XIX secolo diventata museo.

Museo Etnografico del Pescatore, Nida
Museo Etnografico del Pescatore, Nida
Museo Etnografico del Pescatore, Nida
Museo Etnografico del Pescatore, Nida

Dove mangiare a Nida?

Uno dei locali più popolari di Nida è Pas Joną, dove si mangia un pesce affumicato straordinario. Si ordina il pesce fumante direttamente dal “rack” dove è appeso, pagandolo al banchetto e poi, all’interno del locale a fianco, si possono ordinare verdure, pane e bevande. Tra i pesci troviamo merluzzi, branzini, sgombri, calamari e molto altro. Un’esperienza autentica e gustosa che consiglio vivamente.

Per una serata easy a base di gustosissimi panini, patate fritte e birra consiglio invece Kaštonas/ChestNut, un bar vicino al porto.

Altro locale molto frequentato è Kuršis dove ho mangiato dei pancake di patate buonissimi.

Per colazione, invece, consiglio Gardumėlis, una panetteria e café dove fare una colazione a base di cinnamon roll o dove prendere qualcosa per un pranzo al volo (come i kibinai, ad esempio).

A Nida ho alloggiato presso la Guesthouse Guboja che offre sia camere doppie o singole, sia una stanza adibita ad ostello con diversi letti. Interamente in legno, con il giardino che dà sul mare e l’atmosfera marittima, è l’ideale se si cerca una soluzione economica.

Nida, Neringa
Nida, Neringa
Nida, Neringa
Nida, Neringa

Giorno 6: Klaipėda

Klaipėda è la terza città della Lituania, una tipica cittadina portuale che dà sul Mar Baltico, dove attraccano i traghetti che collegano la Lituania alla Svezia, alla Danimarca e alla Germania.

Di solito viene visitata solo di sfuggita da chi vi trascorre la notte prima di prendere il traghetto per Neringa. Io ho fatto il contrario, in quanto da Nida ho preso il bus per Klaipėda, fermandomi la notte prima di proseguire per Riga, in Lettonia.

Ho alloggiato presso il Klaipėda Hostel, un ostello molto carino e comodissimo all’autostazione dove mi sono trovata davvero molto bene e che dista circa 20 minuti a piedi dal centro città.

Non posso dire molto di Klaipėda se non che è una piacevole tappa che ho trovato vivace e accogliente.

Se amate le sculture un po’ particolari vi consiglio di cercare su Google Maps “Mermaid Klaipėda, “Black Ghost of Klaipėda” e “The Magical Mouse”.

Black Ghost of Klaipėda
Black Ghost of Klaipėda
The Magical Mouse, Klaipėda
The Magical Mouse, Klaipėda

Dove mangiare a Klaipėda?

Io ho scelto di spiluccare qualcosa da Senoji Hansa, un ristorante tradizionale lituano. Un altro nome che mi sono segnata è Katpėdėlė (ristorante lituano) e poi c'è Restoranas René, ristorante belga con due sedi a Vilnius e Klaipėda (io l’ho provato a Vilnius ed è davvero eccezionale).

Giorno 7: partenza per Riga

Da Klaipėda ho preso l’autobus diretto per Riga, capitale della Lettonia, continuando così il mio viaggio nei Paesi Baltici.

Cose che avrei voluto vedere in Lituania, ma che saranno per la prossima volta: 

  • Collina delle Croci a Šiauliai
  • Forte IX a Kaunas
  • Devil’s Museum a Kaunas

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Elisabetta Marini

SMM and Content Creator, part-time mermaid, hopeless writer
Lover of whales, anatomical hearts and Sylvia Plath
Based in Italy

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