Oggi mi sento piccola

Oggi mi sento piccola

19 luglio 2021

Oggi mi sento piccola.

Ci sono giorni in cui mi sveglio e, sebbene il mio corpo risulti della sua naturale dimensione, il mio animo sembra essersi ristretto durante la notte. Tutto quello che sento faccia parte di me, ciò che mi definisce, assume le dimensioni di un insetto minuscolo.

E ogni cosa che accade attorno a me, spesso, mi fa sentire allo stesso modo: piccola. Perché in fondo è questo che sono, insieme agli altri miliardi di persone del pianeta: un qualcosa di minuscolo che ha un minuscolo impatto verso il mondo che lo circonda.

E sorrido quando ripenso alla frase “cosa vuoi fare da grande?” perché io grande non mi sono sentita mai. E forse è anche un po’ colpa mia per il fatto che mi sono sempre rifiutata di vestire la mia età: volevo essere adulta da adolescente e vorrei essere diciottenne adesso che ne ho quasi trenta.

Il tempo non è mai stato dalla mia parte, dandomi le opportunità quando non sapevo e non potevo coglierle e togliendomele quando non avevo la forza di ribellarmi alla stasi e all’oblio dei giorni.

Vorrei fregarmene del tempo, delle responsabilità, dell’ansia che mi segue come la nuvoletta di Fantozzi. Vorrei essere coraggiosa, spericolata, scegliere all’ultimo senza pensare alle conseguenze. Vorrei vivere alla giornata senza scrivermi per filo e per segno tutte le mie paure sull’agenda. Vorrei, insomma, vivere senza la costante paura di dimenticarmi qualcosa, di incontrare un imprevisto, di trovarmi impreparata.

Perché i traumi mi hanno trovata impreparata sempre, e forse è da lì che ho imparato a non farmi cogliere alla sprovvista, perché per una mente ansiosa è inconcepibile l’imprevisto.

Oggi mi sono svegliata piccola, ma forse è tutto nella mia testa e non è sbagliato ridimensionarsi quando l’ego prende il nostro spazio sul pianeta e non siamo più noi, ma solo il nostro gigantesco io che troneggia sul prossimo.

Sono alla ricerca di una dimensione, del mio pianeta all’interno di questo universo che mi sembra ormai così assurdo. E l’unica cosa che posso fare è scrivere e sperare che queste parole raggiungano qualche angolo inesplorato, che spero un giorno di raggiungere anch’io.


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Elisabetta Marini

SMM and Content Creator, part-time mermaid, hopeless writer
Lover of whales, anatomical hearts and Sylvia Plath
Based in Italy

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