Tre giorni a Riga: cosa vedere e dove mangiare nella “Parigi del Nord”
16 settembre 2022
Dopo una settimana trascorsa in Lituania (di cui ho parlato qui: Il mio itinerario di una settimana in Lituania, da Vilnius alla Penisola Curlandese), il mio viaggio nei Paesi Baltici continua in Lettonia, a Riga, capitale vivace e cosmopolita del Paese.
Ho trascorso in totale tre giorni a Riga, due visitando la città e uno trascorso a Jūrmala, cittadina balneare sul Mar Baltico a mezz'ora dalla capitale.
Ma, quindi, cosa vedere a Riga in due/tre giorni? Qui racconto il mio itinerario.
Cosa vedere a Riga: giorno 1
Il Centro Storico
Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, in virtù dei suoi oltre 800 edifici Art Nouveau (lo Jugendstil tedesco) e per l'architettura in legno del XIX secolo, Riga è una città vivace, ricca di turismo, locali all’aperto, adorabili scorci e bellezze architettoniche, tanto da essere definita la “Parigi del Nord”.
Riga è conosciuta per essere stata il centro delle attività comemrciali della Lega Anseatica. Basti pensare a uno dei simboli, se non il simbolo per eccellenza della città: il meraviglioso edificio chiamato Casa delle Teste Nere, sede della Gilda dei Mercanti tedeschi celibi che, a partire dal XIV secolo, trascorrevano qui il tempo, intessendo relazioni commerciali. Il nome “Teste Nere” si deve al patrono della Gilda: San Maurizio, originario del Nord Africa, e per questo raffigurato all'ingresso con la pelle scura.
L’edificio che vedete oggi non è l’originale del XIV secolo e nemmeno la ristrutturazione barocca del XIX secolo, in quanto venne raso al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito interamente alla fine degli anni ’90.
Di fronte alla Casa delle Teste Nere, notiamo la scultura di un albero di Natale. Ebbene, c’è chi dice che la tradizione della decorazione dell’abete sia nata proprio qui, ai tempi in cui alcuni ragazzi della Gilda, dopo aver fatto baldoria la notte della Vigilia, avrebbero trascinato un abete all’interno del palazzo addobbandolo con dei fiori, per poi trascinarlo in strada e dargli fuoco. Che sai vero o meno, la scultura è presente e ci ricorda questo bizzarro episodio.
A pochi passi dalla Piazza del Municipio, troviamo la Chiesa di San Pietro e, proseguendo verso Nord, la Cattedrale e la Casa dei Tre Fratelli, per poi passare davanti a un edificio curioso: la Casa del Gatto, un palazzo in stile Art Nouveau che deve il suo nome alle statue dei due gatti che si trovano sul tetto. Leggenda narra che quest’edificio venne fatto costruire da un ricco commerciante che, non avendo ottenuto il permesso di entrare a far parte della Gilda dei Mercanti, in segno di spregio, fece mettere sui pinnacoli della costruzione dei gatti con la coda alzata orientati verso la Sala della Grande Gilda che si trova proprio di fronte.
Passiamo poi davanti alla Torre delle Polveri e passeggiamo lungo le porte medievali della città. Forse lo noterete, ma in caso potete cercare “The Ghost” su Google Maps per trovarvi di fronte una sorta di spettro simile a un Dissennatore Potteriano che sembra voler uscire dalle mura della città per spaventare i turisti. Il motivo della sua presenza è assai banale: il capriccio di un nobile locale.
Ci lasciamo alle spalle la città vecchia, e attraversiamo il Bastejkalna Park, fino a trovarci davanti al Freedom Monument, l’obelisco che rappresenta una donna (la Libertà) che solleva sopra al capo tre stelle, in rappresentanza delle Regioni della Lettonia: Kurzeme (Curlandia), Vidzeme (Livonia) e Latgale (Letgallia), simbolo dell’Indipendenza della città nel periodo tra le due guerre.
A poca distanza troviamo la bellissima Cattedrale della Natività di Cristo, una chiesa ortodossa dalle caratteristiche cupole dorate.
Quartiere Art Nouveau
Se siete appassionati di Art Nouveau almeno la metà di quanto lo sia io, impazzirete passeggiando per Alberta iela e Elizabetes iela, le due strade di Riga dove una profusione di bianchi e azzurri, decorazioni floreali, animali esotici e figure mitologiche si incontrano per trasportarci in un tempo passato di sfarzo e bellezza.
L’art nouveau si impose in Lettonia durante l’Impero Russo grazie al massimo esponente di questo stile architettonico: l’architetto Michail Ėjzenštejn, padre del regista Sergej Ėjzenštejn (che forse conoscerete per aver diretto La corazzata Potëmkin). Questi edifici, costruiti tra le fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo sono stati dichiarati nel 1997 - unitamente al centro storico di Riga - Patrimonio Mondiale dell'Umanità da parte dell’UNESCO.
Tra gli edifici di maggior spicco, il palazzo di Alberta iela 2a e Elizabetes iela 10b. Non può mancare una visita al bellissimo Riga Art Nouveau Museum e al negozio di fronte per far incetta di souvenir in perfetto stile Jugendstil.
Torniamo verso il centro storico, ma prima di fermarci per cena, vi consiglio di fare una tappa da Robert’s Books, un negozio di libri in inglese di seconda mano molto popolare, soprattutto tra gli stranieri, dove fare un aperitivo e magari scambiare qualche parola con gli altri avventori in un bell’ambiente giovane e vivace.
Per una cena veloce, buona, abbondante ed economica in pieno centro storico, consiglio di fare un salto da LIDO, una catena self-service che serve piatti della tradizione, molto frequentata dai locali. Prendete il vassoio, servitevi da bere e poi ordinate quello che volete. Io per un piatto di riso con verdure, una cotoletta, pancake con formaggio e rape rosse sottaceto (e birra) avrò forse spero 15 euro. Insomma, per nutrirsi di cose buone e tipiche è il posto ideale.
Cosa vedere a Riga: giorno 2
Moscow District: Mercato Centrale e Spīķeri
Oggi scopriamo il lato meno turistico della città. O meglio, quello meno turistico rispetto alla Città Vecchia, il centro edulcorato di Riga che poco rispecchia la città vera e propria. Per visitare il centro storico e la zona del mercato ho seguito due Free Walking Tour, dei tour gratuiti (che si finanziano con le mance facoltative alla fine dei tour) per conoscere meglio la città dal punto di vista di una guida del posto.
E la zona del Mercato Centrale potrebbe quasi apparire come una zona a tratti malfamata. Una cosa che ho notato a Riga e che non ho visto a Vilnius o a Tallinn, è proprio l’aspetto caotica e disordinato di una grande città. Appena messo piede fuori dall’incantevole centro storico, ci si imbatte in traffico, centri commerciali, sottopassi, un brutalismo che ha forse poco a che fare con l’Unione Sovietica e più con un progresso poco oculato. Ma queste sono solo impressioni di chi ha visto Riga di sfuggita per 3 giorni.
Se le stazioni dei treni di Vilnius e Tallinn sembrano dei parco giochi per bambini tanto è la pulizia e tranquillità che le popola, così la Stazione dei treni di Riga e il vicino Mercato sono uno specchio della Russia degli anni ’90 (e forse anche di quella attuale). In realtà, il Mercato è una zona molto frequentata e sicura, rivalorizzata nel tempo e oggi meta non solo turistica, ma angolo dove si respira la “vera Riga”, tra i banchi di frutta e verdura (immancabile acquistare dei lamponi o altri frutti di bosco) e la zona coperta con negozi di souvenir e ristoranti dove mangiare piatti tipici e gustosi a prezzi contenuti.
La forma particolare degli edifici dove oggi si trova il Mercato deriva dal fatto che sono degli ex-hangar della prima guerra mondiale dove venivano custoditi gli zeppelin.
La zona appena dietro il Mercato Centrale costituita da ex-magazzini dismessi, si chiama Spīķeri ed è oggi un hub creativo, frutto di un progetto di "rivitalizzazione del territorio degradato tra le strade Maskavas, Krasta e Turgeņeva”. Qui troviamo anche il Museo del Ghetto di Riga e dell’Olocausto in Lettonia, uno specchio sulla storia delle persecuzioni ai danni degli ebrei in Lettonia. Si tratta di un percorso in parte all’aperto con installazioni e opere d’arte. Un modo per ricordare il passato degli Stati Baltici.
Passiamo per il quartiere culturale Lastādija, ritrovo di giovani e artisti parte del progetto di rivalorizzazione della zona oggi conosciuta come Spīķeri.
Accademia Lettone delle Scienze
Risulta impossibile non notare questo imponente edificio che spicca in quest’angolo di Riga. Costruito tra gli anni ’50 e ’60, è un edificio simbolo del “classicismo socialista” o dell’architettura staliniana, tanto da essere soprannominato “torta di compleanno di Stalin” o “Il Cremlino”. Può essere interessante salire fino al diciassettesimo piano per ammirare la vista sulla città.
Pranzo da Katkevich
Per un pranzo veloce e gustoso in zona, consiglio questo localino hipster appena fuori dalla ressa del centro, dagli interni accoglienti e il cibo delizioso. Consiglio il pane con formaggio di capra e pomodorini: spettacolare!
Biblioteca Nazionale della Lettonia
Ho deciso di trascurare chiese e musei, come mio solito, per attraversiamo la Daugava, il fiume che attraversa Riga, e visitare la Biblioteca Nazionale Lettone, un edificio moderno e imponente situato proprio sulla sponda del fiume, dalla forma bizzarra e direi monumentale. All’interno è possibile visitare i diversi piani (la parete di libri che si erge dall’ingresso ai piani superiori è meravigliosa) dove si tengono spesso delle mostre. Io, ad esempio, ho avuto la fortuna di poter ammirare le opere di un’illustratrice russa: Natalie Pudalov.
All’ultimo piano c’è una terrazza panoramica da cui ammirare la vista che spazia sulla città.
Avrei voluto vedere il Monumento alla Vittoria costruito dai sovietici per celebrare l’eroismo dei soldati russi durante la seconda guerra mondiale e la liberazione di Riga dal fascismo, ma è stato distrutto proprio durante la mia permanenza in città. Il motivo di questa decisione risale alla complessità dei rapporti tra la Lettonia e la Russia, sin dall’occupazione.
Chiesa della Santissima Trinità
Dopo aver visitato la Biblioteca, ho voluto assecondare la mia passione per le chiese russe ortodosse e sono andare a vedere la Chiesa della Santissima Trinità, una costruzione recente degli anni ’90 di un colore rosa accesso con dettagli bianchi e verdi e delle cupole blu. Non sono riuscita ad entrare perché era tardi, ma il tripudio di colori, forme e cupole di questa bellissima chiesa è valsa la deviazione.
Cena da Folkklubs ALA Pagrabs
Noterete questo locale dalla folla che lo precede fuori dalla porta principale. Questo pub è frequentatissimo sia da giovani turisti che da studenti internazionali e ragazzi del posto. Si tratta di un locale sotterraneo in stile pub, dagli interni in legno, le birre alla spina e piatti tradizionali abbondanti, dove si esibiscono gruppi dal vivo, spesso di musica folk. La sera in cui sono stata da Folkklubs ALA Pagrabs, un ragazzo e una ragazza armati di chitarra e violino hanno suonato delle musiche tradizionali meravigliose accompagnati da un gruppo di studenti di ballo folkloristico lettone. Un’esperienza davvero incredibile!
Cosa vedere a Riga: giorno 3
Gita fuori porta a Jūrmala
A circa 20 km da Riga, Jūrmala è una cittadina balneare dell'Ex Unione Sovietica che si affaccia sul Mar Baltico, famosa per la sua spiaggia candida e le ville caratteristiche. Grazie alle sue stazioni termali, all’ampia spiaggia e alla vicinanza con la capitale, risulta essere la stazione balneare più frequentata della Lettonia.
Una gita a Jūrmala è una splendida occasione per vedere il Baltico senza spostarsi di troppo. La cittadina balneare si raggiunge in mezz’ora di treno da Riga (la stazione si chiama Majori) e da qui alla spiaggia sono 10 minuti a piedi. Jūrmala stessa è un paesino molto carino, con un ampio viale centrale pieno di negozietti di souvenir e locali, al cui termine spicca una splendida e coloratissima chiesa ortodossa.
Tra le casette di legno e le villette della città, arriviamo in spiaggia. Ammirate il bellissimo edificio abbandonato dai colori pastello, l’ex istituto di nuoto Emilija Rācene, stendete un telo e rilassatevi o passeggiate lungo la spiaggia, alla ricerca di altre bellissime case nascoste.
Cosa si mangia (e si beve) in Lettonia?
Melnais Balzams (Balsamo Nero)
Lo vedrete in tutti i bar e supermercati: questo liquore color nero è il superalcolico più tipico della Lettonia. La versione originale non ha un gusto così eccezionale, mentre il balsamo al “currant”, ovvero al ribes, è abbastanza buono.
Alus (Birra) e Vodka
Anche la birra e la vodka sono molto popolari.
Funghi e Frutti di Bosco
Ne troverete tantissimi al mercato, direttamente dai boschi lettoni. Da provare!
Kvass
Bevanda dolce ottenuta dalla fermentazione della segale e popolare anche in Lituania, molto amata dai bambini (io personalmente l’ho trovata troppo dolce).
Pane di segale
Popolare in tutti i paesi del Nord Europa in quanto cresce più facilmente nel terreno gelido del Nord rispetto al frumento, il pane di segale è una presenza costante sulle tavole della Lettonia e dei Paesi limitrofi.
Di una cosa sola mi rammarico di questo viaggio in Lettonia, ovvero dell’essere riuscita a vedere soltanto Riga e Jūrmala. Nei miei piani avevo previsto anche una visita nella cittadina di Kuldīga e Liepāja (per vedere le rovine di Karosta, l’ex base navale sovietica abbandonata tra le onde del Baltico) e magari anche una visita al Palazzo di Rundāle, la piccola Versailles lettone e al Parco nazionale del Gauja.
Ma, come si dice in questi casi, sarà per la prossima volta. Intanto spero che questo scorcio di Lettonia vi sia piaciuto!
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SMM and Content Creator, part-time mermaid, hopeless writer
Lover of whales, anatomical hearts and Sylvia Plath
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