Una giornata a Córdoba: cosa vedere e dove mangiare in questa città azul y amarillo dell’Andalusia
14 febbraio 2023
Nella mia mente Córdoba è azul y amarillo, una cittadina dalle case bianche con punte di blu e giallo e un centro storico delizioso, dove perdersi tra i vicoli stretti alla ricerca di scorci nascosti, meravigliandosi delle porte aperte su patios di lussureggiante bellezza. Il bianco accecante delle case, le immagini sacre dai colori sgargianti, il giallo e il blu, i colori predominanti, ma anche l’arancio dei frutti e il verde delle piante, l’azzurro di un cielo di gennaio che sembra anticipare la primavera.
Situata sulla riva del Guadalquivir e ai piedi della Sierra Morena, Córdoba è un’affascinante cittadina conosciuta soprattutto per la Mezquita, una moschea medievale che ospita al suo interno una cattedrale cristiana, una delle opere architettoniche islamiche più grandiose al mondo. Córdoba fu, infatti, la capitale della Al-Andalus (la Spagna Islamica) durante l'epoca d'oro dei Califfati, dall’VIII al XIII secolo.
Ho trascorso solo un giorno a Córdoba (compresa una notte) e devo dire che, sebbene un giorno sia sufficiente per vedere la città e visitare la Mezquita, questa antica capitale che rivaleggiava con Costantinopoli in quanto a bellezza e cultura, merita sicuramente una sosta di un paio di giorni.
Cosa vedere a Córdoba in un giorno
Entrare in questo luogo sacro, in penombra, passeggiando tra le colonne e le arcate moresche, lasciandosi invadere dalla sensazione di essere tornati indietro nel tempo per essere trasportati in un luogo fatto di tè nel deserto e oasi lussureggianti: per me questa è stata la Mezquita. Un viaggio nel tempo e nello spazio. La grandiosità di quest’opera unica al mondo, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, rende impossibile non lasciarsi abbagliare da questa bellezza ultraterrena.
Costruita nell’VIII secolo sul sito in cui si ergeva l'antica chiesa visigotica di San Vincenzo, divenne, in seguito a diversi ampliamenti, la più grande moschea del tempo. Quando poi Córdoba venne riconquistata nel XIII secolo dai cristiani di Ferdinando III di Castiglia, la Mezquita venne riconvertita in Cattedrale, costruendovi al suo interno la Capilla Mayor, ma senza andare a distruggere l’edificio.
È consigliabile acquistare il biglietto in anticipo!
Judería
Il quartiere ebraico di Córdoba fa parte del centro storico della città, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1994, ed è un quartiere di vie strette e casette bianche, in mezzo alle quali sorgono numerosi patios, i tipici giardini interni caratterizzati da fontane e piante lussureggianti. Passeggiate per questa zona, tenendo un occhio aperto per scoprire giardini interni nascosti e bellezze inaspettate. È possibile anche visitare la Sinagoga e il Museo Taurino.
Una piccola chicca che ho scovato in loco (non era nemmeno menzionata nella Lonely Planet) è La Casa Andalusí, una casa-museo meravigliosa, dove immergersi tra suoni e profumi di un’altra epoca.
Questo magnifico palazzo storico del XV secolo ospita ben 12 patios, uno più stupefacente e caratteristico dell’altro. È possibile scegliere se visitare solo i cortili o anche il palazzo grazie a un biglietto cumulativo. Per mancanza di tempo, ho visitato solo i giardini che, anche da soli, meritano la visita.
Cosa e dove mangiare a Córdoba
La specialità di Córdoba è il salmorejo, una zuppa fredda a base di pomodoro, pane, aglio e olio, servita con uovo sodo e prosciutto.
Oltre al salmorejo, troverete il rabo de toro, ovvero lo stufato di coda di toro (io ho assaggiato le polpette e sono buonissime) e il flamenquín, un involtino di maiale impanato avvolto attorno a fette di prosciutto.
Ho mangiato in pieno centro alla Taberna Casa Bravo, un’osteria storica, dall’atmosfera molto amichevole e famigliare. In un Paese dove molti locali di tapas funzionano a suon di urla e maleducazione, trovare un ristorante dove la gentilezza e l’ospitalità sono il piatto forte (insieme al flamenquín) è stato quasi commovente. Qui ho assaggiato proprio il salmorejo e il flamenquín e devo dire che è stata una delle cene più buone ed economiche del mio soggiorno in Spagna.
Come dessert, non solo a Córdoba, ma in tutta l’Andalusia, non perdetevi un bicchiere di vino dolce Pedro Ximénez: eccezionale.
Non fatevi spaventare dalla fila fuori da questo bar proprio di fronte alla Mezquita. In questo locale leggendario si prepara la tortilla de patatas più buona che abbia mai mangiato. Verrà tagliata direttamente da quella che sembra un’enorme forma di formaggio grana e servita senza fronzoli, se non con alcuni picos (grissini) da accompagnamento.
Altri posti dove mangiare a Córdoba che non ho provato (ma che mi sono segnata per future occasioni):
Un paio di posticini dove comprare souvenir a Córdoba
In Calle Judíos, vicino alla Sinagoga, si trova un patio con annesso concept store di articoli di artigianato locale: dai ventagli, alla ceramica, dalla pelletteria ai gioielli, ce n’è per tutti i gusti.
Di fianco alla Taverna Casa Bravo, troverete il negozio Disimusa (i ventagli e le ceramiche delle flamencas sono meravigliosi).
Patios Artesanos, invece, è un negozietto che realizza patio artigianali in miniatura: una vera meraviglia.
Dove dormire a Córdoba
Ho alloggiato presso l’ostello/bed & breakfast Puerta de la Luna, dove mi sono trovata bene.
Come arrivare a Córdoba
Da Madrid, ho preso il treno alta velocità per Córdoba con destinazione Granada. La stazione dei treni e degli autobus dista dal centro circa 10-15 minuti a piedi, quindi non è necessario prendere i mezzi (in ogni caso ci sono i taxi). Anche la città è possibile girarla a piedi senza necessità di prendere i mezzi pubblici.
Se siete in viaggio in Andalusia e non sapete se includere Córdoba all'interno del vostro itinerario, non esitate, regalatevi una giornata o un weekend nell'antica capitale andalusa. Non ve ne pentirete.
Spero che questo articolo vi abbia ispirato e sia utile per chi si appresta a visitare questa città dai colori accesi e l’animo caldo, dai patio rigogliosi, le strade pittoresche e la gentilezza e generosità delle persone.
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